Dietro la malformazione di molti bambini del villaggio francese di Druillat si nasconde un problema profondo

È una storia molto strana e sfortunata quella che condividono i bambini del villaggio francese di Druillat, situato ad Ain.

I fatti risalgono a pochi anni fa, precisamente tra il 2009 e il 2014, sette bambini sono nati senza braccia o senza mani, in un raggio di 17 chilometri intorno a questo villaggio di 1200 abitanti, secondo un rapporto Remera presentato da France 2. Questa cifra supera di ben 60 volte la media normale.

Questa malformazione, chiamata “agenesia trasversale dell’arto superiore”, non corrisponde ad un’anomalia genetica né all’assunzione di farmaci o di droghe pericolose durante la gravidanza.

Oltre le recinzioni

Abbiamo intervistato tutte le madri con un questionario molto approfondito circa il loro stile di vita. L’unico punto in comune è che tutti vivono in una zona rurale al centro di mais e girasoli“, ha dichiarato Emmanuelle Amar, epidemiologo e General Manager di Remera, al microfono di France 2. The Remera è una struttura che identifica le malformazioni nella regione.

L’esposizione delle madri incinte ai pesticidi e ad altre sostanze chimiche, è infatti riconosciuta dall’OMS come un fattore di rischio per le anomalie congenite del feto.

Dopo aver creato un registro, Emmanuelle Amar, ha inviato il suo sondaggio nel 2014 alle autorità sanitarie. Sono passati ben due anni prima di ottere una risposta dalla sanità pubblica francese. L’agenzia nazionale ha messo in discussione la sua metodologia dichiarando: “Data la natura del problema rilevato e il suo impatto sulla società, in termini di timori delle popolazioni interessate, sembra necessaria una maggiore vigilanza”.

Oggi, dopo 45 anni di esistenza, la struttura di Remera potrebbe scomparire poiché stranamente, le sovvenzioni pubbliche sono state tagliate: “Le conseguenze sono molto semplici, è la fine del monitoraggio delle malformazioni, vale a dire chiaramente anche la fine dell’allarme”, ha dichiarato Emmanuelle Amar.

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