Il fumetto dell’UE del 2012 dove era stato previsto tutto: dalla pandemia al vaccino

di Cesare Sacchetti

L’UE, a quanto pare, si stava preparando da molto tempo all’eventualità di una pandemia. Si stava preparando così bene che il direttorato generale per la cooperazione internazionale e lo sviluppo aveva commissionato la realizzazione di una storia a fumetti nel 2012 che ha predetto praticamente tutto quello che sta accadendo ora.

Si era visto precedentemente come Bruxelles fosse già al lavoro per affrontare una crisi pandemica prima ancora che questa scoppiasse. Lo scorso marzo 2019 infatti 15 Stati membri dell’UE, tra i quali Francia, Germania e Spagna avevano firmato un’intesa per la produzione di un vaccino per contrastare la prossima pandemia.

Un’eventualità di cui all’epoca non si aveva nessuna certezza eppure l’UE si è mossa in anticipo, e ha commissionato la realizzazione di una terapia immunologica per un virus che ancora non esisteva.

Evidentemente dalle parti degli ambienti comunitari sono dotati di qualche potere taumaturgico che gli consente di predire gli accadimenti futuri che per una strana casualità finiscono sempre nel fare gli interessi delle élite globaliste.

La storia a fumetti intitolata “Contagiato”

E’ esattamente quanto accade con il fumetto in questione che si intitola “Contagiato”. All’epoca questa pubblicazione è stata più pensata per essere distribuita tra gli ambienti interni dell’UE e nessuno all’esterno gli prestò particolare attenzione.

Eppure se si legge questa storia si resta semplicemente scioccati, perchè sembra di ripercorrere passo dopo passo quello che si sta vivendo ora.

L’UE nella sua presentazione scrive che “sebbene la storia sia di fantasia, è intrecciata nonostante tutto con alcune informazioni fattuali.”

Informazioni così “fattuali” che sono state in grado di anticipare tutte le fasi della crisi da coronavirus.

Il racconto inizia proprio dalla Cina, dove una donna di nome Chang Weiling guida un gruppo di scienziati in visita in un laboratorio cinese.

La scena iniziale del fumetto

La scienziata spiega che lei è stata selezionata in quanto cittadina cinese a guidare i virologi stranieri in un sito di ricerca medica di livello P4 situato a Pechino.

Si tenga presente che quando è stato scritto il fumetto in Cina non c’era ancora nessun sito scientifico del genere.

Per laboratorio di livello P4 si intende il posto dove vengono trattati e analizzati i più micidiali agenti patogeni al mondo, per i quali non esiste nessun vaccino nè un trattamento efficace.

Pochi anni dopo viene inaugurato il primo sito scientifico cinese di questo tipo proprio a Wuhan.

Ed è proprio da questa città che ufficialmente è partita l’epidemia di coronavirus. Non è ancora chiaro se il virus possa essere uscito intenzionalmente dal laboratorio oppure se sia trattato di un errore accidentale, ma chi ha scritto la storia evidentemente già immaginava che in Cina sarebbe stato realizzato un centro di ricerca virologica di questo tipo.

Chang Weiling spiega successivamente agli scienziati stranieri le procedure di sicurezza che vengono seguite nel laboratorio, in particolare la decontaminazione degli agenti patogeni presenti nell’aria.

Il fumetto poi prosegue ed entra in scena un uomo che viene dal futuro per avvisare le autorità dell’imminente pandemia.

ll protagonista dichiara di possedere del materiale biologico in grado di stroncare sul nascere qualsiasi diffusione del virus.

La storia a questo punto assomiglia molto a quanto accade in un film intitolato “L’esercito delle 12 scimmie” dove il protagonista, Bruce Willis, viene mandato indietro nel tempo, precisamente nel 1996, per cercare un antidoto contro una pandemia che scoppierà nel futuro e sterminerà larga parte dell’umanità.

E’ interessante notare come la fiction cinematografica o fumettistica in questo caso sembra quasi avere la funzione di preparare le masse agli eventi futuri.

I libri e i film in questo modo sembrano pensati come uno strumento per eseguire la cosiddetta “programmazione predittiva”, attraverso la quale le élite preparano le masse a scenari ed accadimenti già prestabiliti.

Il fumetto dell’UE poi prosegue e descrive un altro scenario estremamente simile a quanto accaduto poi nella crisi da Covid.

In una scena successiva del racconto, si vede un membro delle Nazioni Unite in un mercato degli animali asiatico che descrive come la stragrande maggioranza delle malattie umane provenga dal mondo animale.

Il personaggio pronuncia poi esattamente queste parole.

“Immaginate se foste contagiati in questo mercato da un nuovo agente patogeno. Non ve rendereste nemmeno conto probabilmente fino alla fine del periodo di incubazione.”

La scena del membro dell’ONU

Subito dopo l’uomo lascia capire come il contagio si diffonderebbe nel giro di poco tempo per gli spostamenti aerei, dicendo chiaramente che questo è “il rischio della globalizzazione.”

La storia ufficiale del coronavirus è stata quella che il Covid sia stato trasmesso proprio dal mercato degli animali di Wuhan, sebbene diversi scienziati hanno espresso dubbi che il contagio sia iniziato in questo modo.

A questo punto del racconto si vede il fallimento di un’organizzazione mondiale internazionale nella gestione della crisi pandemica che scoppia di lì a poco.

Anche questa parte assomiglia incredibilmente alle accuse che sono piovute all’OMS, accusata di aver coperto la diffusione del contagio per interessi politici.

Le “soluzioni”: il distanziamento sociale e il vaccino

La risposta della autorità mondiali alla pandemia nel fumetto è esattamente la stessa che si sta vedendo ora nella realtà del Covid.

Uno dei personaggi della storia dice “che le misure di sicurezza che sono seguite hanno reso la nostra inesistenza totalmente insopportabile.”

Le misure di sicurezza in questione sono la separazione degli esseri umani e il loro distanziamento forzato.

Praticamente chi ha disegnato questo fumetto sembrava già sapere come le autorità internazionali avrebbero effettivamente reagito ad un’eventualità del genere.

Lo stesso avviene nella fase finale della crisi pandemica. La storia si conclude al Parlamento europeo a Bruxelles dove avviene una riunione straordinaria congiunta con il segretario delle Nazioni Unite e il segretario di Stato USA nella quale si annuncia entusiasticamente la soluzione alla pandemia, ovvero il vaccino.

La scena finale del fumetto

Ed è esattamente quello che vogliono tutte le maggiori organizzazioni internazionali per il Covid, dall’OMS all’UE.

Tutti hanno sostenuto che questa crisi si potrà risolvere solamente con la produzione di un vaccino su scala mondiale che con ogni probabilità sarà poi reso obbligatorio.

L’immunizzazione quindi e il conseguente controllo della popolazione mondiale che non potrà più avere la facoltà di muoversi liberamente o svolgere attività lavorative se non sottoponendosi al vaccino è la soluzione che viene prospettata nella storia.

A questo punto, è davvero arduo non pensare che questo racconto sia stato pensato come un mezzo per informare gli addetti ai lavori delle istituzioni comunitarie di cosa sarebbe potuto accadere e di quale sarebbe stato lo sbocco finale di questa crisi.

Incidentalmente, questi grandi eventi catalizzatori consentono sempre di raggiungere l’obbiettivo designato dalle èlite.

Fu così per l’11 settembre, con il quale iniziarono le guerre del deep state di Washington in Medio Oriente, ed è così per la pandemia che in questo caso serve come strumento per arrivare al traguardo finale, ovvero una governance globalista che ha il dominio totale della popolazione del pianeta.

Esattamente quanto predetto dai Rockefeller. Le élite quindi sapevano perfettamente cosa sarebbe successo. E queste saranno con ogni probabilità le uniche vincitrici dalla nuova società totalitaria che sta per nascere.

Le grandi crisi si confermano sempre di più come la via privilegiata per arrivare alla costruzione del nuovo ordine mondiale tanto agognato dalle élite globaliste.

Fonte: lacrunadellago.net

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