NUOVE INFORMAZIONI EMERGONO SUGLI ANTICHI TATUAGGI DI OTZI L’UOMO VENUTO DAL GHIACCIO

OTZI L’UOMO VENUTO DAL GHIACCIO

Emergono nuove informazioni sugli antichi tatuaggi di Otzi l’uomo venuto dal ghiaccio Scoperta nelle Alpi tirolesi nel 1991, la mummia di 5.300 anni conosciuta come Otzi l’uomo venuto dal ghiaccio continua ad affascinare i ricercatori con il suo corpo ben conservato ornato da 61 tatuaggi.

Gli studi iniziali ipotizzavano che questi tatuaggi fossero incisi con una lama e riempiti di pigmento nero. Tuttavia, una recente ricerca, pubblicata sull’European Journal of Archaeology il 13 marzo, getta nuova luce sull’antica forma d’arte. L’autore principale Aaron Deter-Wolf, un archeologo preistorico, suggerisce che uno strumento di puntura a punto singolo, ricoperto di pigmento di carbonio, potrebbe essere stato il metodo alla base dei tatuaggi di Otzi.

Deter-Wolf osserva che le analisi precedenti sono state condotte da studiosi senza esperienza personale di tatuaggio, portando a idee sbagliate sul processo di tatuaggio. Basandosi sugli esperimenti attuali e sulle collaborazioni con tatuatori professionisti, lo studio propone che i tatuaggi di Otzi siano stati probabilmente creati con una tecnica di hand-poking, possibilmente utilizzando strumenti in osso o rame.

Questi risultati non solo offrono informazioni sugli antichi tatuaggi di Otzi, ma evidenziano anche la continuità tra le tecniche di tatuaggio antiche e moderne. Il dottor Matt Lodder, docente di storia dell’arte, sottolinea il legame umano con l’ esperienza di Otzi, affermando che coloro che sono stati tatuati possono entrare in empatia con le sensazioni e il processo di guarigione a cui è stato sottoposto l’antico uomo venuto dal ghiaccio.

Nonostante questi progressi, i misteri che circondano i tatuaggi di Otzi persistono. Mentre alcuni suggeriscono che potrebbero aver avuto uno scopo terapeutico, come il trattamento del dolore articolare, il loro significato culturale e simbolico rimane aperto all’interpretazione.

Marco Samadelli, ricercatore senior di Eurac Research, elogia il rigore scientifico dello studio e incoraggia ulteriori esplorazioni sui tatuaggi di Otzi e sugli strumenti utilizzati per crearli. Anche se al momento non ci sono piani per esaminare manufatti specifici associati al tatuaggio di Otzi, come un punteruolo in osso, le indagini continue potrebbero svelare ulteriori approfondimenti su questa antica pratica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.